giovedì 6 giugno 2013

Maglia o uncinetto?

La metafora del lavoro a maglia è pregnante per la professione psicoanalitica dei fili interiori da intrecciare, dipanare o tagliare. Lavorare a maglia è una pratica sublimante e implicitamente autoerotica, e simbolo di stoica attesa, come il telaio per Penelope.

Anna Freud lavora sempre a maglia. Anche durante le sedute analitiche. Anche durante la malattia del padre. “Anna accompagna la malattia di Freud, e controlla l’angoscia che da essa le deriva, lavorando forsennatamente a maglia e all’uncinetto...
“La maglia, il lavorare a maglia, che costituisce un po’ il filo visibile con cui lei intreccia le sue varie parti interne, le sue diverse età e storie, la segue nel percorso avviato con la scelta psicoanalitica, visto che lavorando a maglia assiste alle riunioni della società freudiana, per cui invitarla a intervenire nella discussione significa sollecitarla a posare almeno per un po’ i ferri”.
(Bocci, Anna Freud e Andreas Lou Salomé più che sorellanza, p. 32).



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